Foto, politica e testimonianze…
Ciao a tutti e tutte. Vi invio l’articolo pubblicato Sabato scorso su Bresciaoggi. L’inaugurazione è stata al di sopra di ogni aspettativa.
Ho ricevuto molti complimenti anche da fotografi affermati, il che non guasta mai, si fa per dire… La sala era piena e l’interesse molto e come promesso, qui di seguito alcune delle foto scattate sabato 8 settembre durante la presentazione delle foto e della Esposizione stessa…
FRATELLI DI SCONTRI
| BRESCIAOGGI – 08/09/2018 | Giampietro Guiotto
Le due mostre «’68 – ’80 Gli anni del bianco e nero. Fotografie di Mario Prosdocimo» e «Confiscati e fotografati» – inaugurazioni oggi (Sabato 8 settembre 2018, ndlr) alle 17 al Museo Nazionale della Fotografia – rappresentano entrambe un duro spaccato politico del nostro Paese: la prima testimonia gli scontri con morti nelle manifestazioni milanesi tra il ’68 e il ’75; la seconda documenta i luoghi e i beni di oggi confiscati alle mafie nel bresciano.
Le immagini esposte nella prima esposizione, raccontano le emozioni vissute dal fotografo Mario Prosdocimo, quando lavorava come corrispondente per un giornaletto milanese dal ‘68 al ‘75 a Milano, città dalle tante turbolenze studentesche, che finivano spesso in scontri con le Forze dell’ordine.
Le più drammatiche si riferiscono a sabato 11 marzo 1972, agli scontri violentissimi fra le forze dell’ordine e diversi gruppi di estremisti, allora segnalati come extraparlamentari.
TRA LE CERIMONIE funebri, si segnala quella del commissario Luigi Calabresi, assassinato il 17 maggio 1973 perché ritenuto responsabile della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli, e quella dell’agente di pubblica sicurezza Antonio Marino, assassinato il 12 Aprile 1973 durante gli scontri di piazza.
In una foto dei funerali del commissario Calabresi, compare la presenza del giornalista del «Corriere» Walter Tobagi, a sua volta ucciso nel maggio 1980. Altre fotografie raccontano il backstage del film «Le cinque giornate di Milano» di Dario Argento, girato a Pavia, che ebbe come protagonisti Adriano Celentano, Enzo Cerusico e Marilù Tolo, accanto alle foto dei ragazzini nomadi di Castiglione d’Adda, qui rappresentati in tutta la loro vivacità e freschezza.
LE FOTO della mostra «Confiscati e fotografati» corrispondono alle immagini ammesse e premiate al primo concorso fotografico promosso dal Coordinamento Provinciale Libera Brescia contro le mafie, Associazione che gestisce i beni confiscati alla mafia, molti dei quali in territorio bresciano.
Lo scopo è di far conoscere la realtà bresciana dei beni confiscati alla criminalità organizzata e il loro riutilizzo sociale attraverso il documento fotografico. Tra le immagini in mostra, un’ abitazione in Corte Franca, ora sede della Protezione Civile, un appartamento a Lumezzane, ora sede della Cooperativa Mosaico ed alcuni appartamenti a Brescia e a Cellatica, ora sedi di varie associazioni.
A Brescia, precisamente in via Aldo Moro 22, è situato un attico confiscato ad un camorrista, che il Comune di Brescia ha assegnato al Coordinamento delle Famiglie Affidatarie. LA MOSTRA, nella volontà di dare nuova vita a questi luoghi protetti, coincide nella giornata di oggi con l’assassinio di padre Pino Puglisi, a Palermo, venticinque anni fa. Ambedue le mostre rimarranno aperte fino al 7 ottobre.
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