UN FILM PER TUTTE LE STAGIONI
FILM DI ALLORA : Gli occhi della notte
Il film l’abbiamo visto sempre in parecchi assieme, almeno tre di noi, e per tanti motivi ma il primo fra i quali era ed è rimasto per parecchio tempo, l’acuto sentimento che ti pigliava allo stomaco e che ti attanagliava per quasi l’intera proiezione del film, una paura a mille in alcuni momenti che ti faceva saltare per aria anche senza trampolino sotto il deretano.
Per vostra info, vi dico solo che nei cinema della Rue Hamra dove proiettavano il film, appena dopo la porta di uscita c’erano lettini di soccorso e personale pure di soccorso che risuscitavano quei poveri spettatori e spettatrici che dopo una di “quelle scene particolari” o si mettevano a piangere o a gridare o peggio, dipendeva dall’indole del pubblico presente.
Parecchi momenti del film sono “delicati”, nel senso di salto acrobatico in poltrona, probabilmente ai giorni d’oggi i ragazzini si metterebbero a ridere, gli effetti speciali dell’epoca non erano alla pari con quelli odierni, ma vi posso assicurare che anche dopo tutti questi anni il film lascia ancora il segno…
TITOLO ORIGINALE
Wait Until Dark (1967)
- Thriller, with an attitude…
Susy è cieca. Si trova in balia di tre criminali che stanno cercando una bambola imbottita di droga, della quale sono venuti casualmente in possesso lei e il marito. Il più spietato dei tre, dopo aver ucciso i complici, resta a tu per tu con la donna, che però, astutamente, elimina ogni fonte di luce nella casa.
Ha inizio una caccia nel buio… Ma ha anche inizio un’ora e mezza di fiato sospeso, di saliva ingoiata di traverso e salti in poltrona ma non di contentezza.
Una storia alquanto sorprendente se si pensa che il tutto si svolge praticamente all’interno dell’appartamento della Susy, Audrey Hepburn per tutti, con un Alan Arkin, il cattivo di turno, da quasi premio Oscar, la parlata, i gesti, il posizionarsi da cattivo, un film da rivedere anche dopo tutti questi anni.
- Terence Young
- Audrey Hepburn
- Alan Arkin
- Richard Crenna
- Efrem Zimbalist JR.
CI HANNO SCRITTO