Connessioni e scuola : ci sta o non ci sta?

da | 11/10/2017 | Domus Scientiae Domus Vitae | 0 commenti

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LA SCUOLA, CASA DI VITA E SCIENZA

Secondo articolo di questo “dossier”, la voglia di essere collegati in maniera permanente non è del tutto “scolastica” secondo alcuni professori e direttori di scuola di mezza Europa.

In un articolo sul sito del quotidiano “La Repubblica” ho scovato uno sfogo di una mamma che spiegava la tortura della prima volta a scuola del figlio, trovare tutto quello che la maestra e la scuola domandano, zaino, cartelle colorate, matite, astuccio, diario, libri e testi scolastici, ecc… Tutto regolare…

Quanto scritto dalla mamma, mette in risalto il fatto che mandare i propri figli a scuola al giorno d’oggi costa una barca, forse dovrei dire un panfilo, di soldi contanti prima ancora di mettere il piede destro all’interno del cortile della scuola. Poi, dopo il primo giorno di scuola, ci si trova davanti ad una seconda lista, quella delle cose che rispondono alla categoria “utilità”, ma, sempre secondo la mamma che scrive, una mezza lista che serve solo a “buttare i soldi”…

Però, nella lista, ci sta pure un oggetto che sembra alquanto superfluo, sopratutto in una classe di prima elementare, uno “smartphone”!!! Un telefonino in una prima elementare?

Adesso, per carità, non sono proprio al corrente di quanto un direttore o direttrice possa o non possa domandare alle famiglie che mandano i loro pargoli a scuola, ma mi sembra anche un po’ esagerato di pensare che un bambino o bambina di sei anni possa intraprendere una “carriera” scolastica migliore solo se si viene in classe con lo smartphone, tanto per incominciare.

Nel Regno Unito, per esempio, le direzioni scolastiche stanno facendo un “contromano” interessante, dopo aver concretizzato quanto nocivo possa essere un telefonino qualsiasi in classe e a scuola, dalla prima elementare in poi, hanno fatto marcia indietro ed un numero sempre maggiore di direttori e direttrici di scuole pubbliche o meno, ha già preso la decisione di far spegnere tutti gli oggetti “connessi”.

E nessun dispositivo elettronico resta attivato per tutto l’arco di una qualsiasi giornata scolastica, e questo sia per gli alunni che per tutti coloro che lavorano e insegnano nella suddetta scuola, liceo o altro.

Gli allievi, dapprima allibiti e in pratica completamente “persi” senza il telefonino o iPad acceso, hanno scoperto il dialogo, come ragionare senza aiuti esterni, una migliore coesione interna alla classe stessa ed interna alla scuola intera, come discutere facendo “camminare” le cellule del cervello che quelle del telefonino. Non solo, gli alunni e alunne hanno anche scoperto che ognuno di loro aveva anche una opinione in merito alla materia in corso, insomma hanno ricominciato a pensare e rispondere con le loro esperienze di studio piuttosto che trovarle già cotte con il telefonino o anche iPad.

Ma anche da questa parte della Manica, in Francia, molte classi hanno spento il telefonino ed addirittura alcune scuole si fermano per una ventina di minuti, tutti leggono, gli inservienti, la segreteria della scuola, tutti i professori e tutti gli alunni leggono in classe, senza far rumore e senza disturbare. Il tutto ha prodotto una migliore condotta generale, oltre che al piacere di leggere un libro, si discute di più, ci sono meno assenze in classe e meno casini durante le pause.

Adesso parlano di riforme, di modernizzare la scuola, come entità ma anche come momento educativo, cambiano le sembianze, ma siamo sicuri che il livello scolastico dei giorni nostri sia migliore di quello che ha passato il convento per tutti questi anni?

A questa domanda cercheremo di rispondere fra qualche “articolo”, anche se nessuno mette in dubbio il ruolo sempre notevole e essenziale della scuola sia di “oggi” che di “ieri”, non per niente moltissimi specialisti hanno sempre affermato che nessuna classe e nessun corso scolastico sia riuscito nell’intento di sfornare il 100% di allievi e allieve capaci di intendere quanto studiato e capaci di utilizzare la lingua scritta come Giovanni Pascoli o Dante Alighieri.

Quindi, se avete idee o critiche da formulare a quanto scritto, mano alla tastiera del computer e lasciate la vostra qui di seguito, più siamo e più ci divertiremo, diceva qualcuno…

… Ma adesso arriva il bello: in cima alla lista svetta una parola. Una parola che stona un pochino però, perché ciò che indica non si compra in cartoleria. C’è scritto: smartphone …

Valentina d'Alessio

Madre di Liam, BLOG AUTORE - REPUBBLICA.IT

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LA SCUOLA, CASA DI VITA E SCIENZA

… Quando ho iniziato il liceo dai Salesiani … il mio mondo è cambiato. La scuola è diventata non solo la scuola ma anche il fulcro attorno al quale ruotava la vita sociale dal dopo scuola al week-end …

Milena Rotta Loria – I SALESIANI DI DON BOSCO NEL PAESE DEI CEDRI – ©2016 LAS – Roma – (pag. 245)

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