IL CORTILE SSB

15/10/2009 | TRE MINUTI CON...

Dario Amadeo

Carissimi tutti,
Certo dispiace non poter essere sempre presenti agli incontri, ai “talk-write show” e così via, ma, alla mia maniera, sono sempre vicino a ciò che è stata la mia base di lancio nella vita (la nostra scuola, la nostra famiglia).
Ceci dit, c’est avec grand plaisir que je répondrai à votre questionnaire…

1. Com’era Beirut ai tuoi tempi e quali sono i tuoi ricordi più importanti di allora?

Sono un italiano levantino. Sono nato a Beirut ed ho trascorso una bellissima infanzia, ed adolescenza (un po’ meno, vedi il mio incidente e la malattia e la perdita del mio amatissimo papà ), in quanto circondato da tutta la mia grande famiglia ( nonni, zii/e, cugini/e).
L’Italia, la conoscevo solo sui libri e per spirito patrio. La vedrò per la prima volta a 18 anni.

2. In che modo pensi che gli anni di scuola a Beirut abbiano influenzato la tua vita successiva?

Come ogni cosa nella vita, la consapevolezza di ciò che hai vissuto, la scopri man mano che vai avanti nel percorso della tua vita. A 17 / 18 anni, pensi solo a finire, ad avere  la tua maturità per poter finalmente spiccare il tuo volo.
Ed è soltanto dopo, molto tempo dopo, che ti renderai conto di ciò che veramente ha significato per te, la tua vita vissuta a scuola. La grande opera di semina fatta a scuola, dai nostri padri salesiani (e dalle nostre famiglie che hanno voluto affidarci a quella scuola) SDB, è una semina molto molto lenta, il cui frutto si vede soltanto molto tempo dopo.

3. Con quali persone di allora sei rimasto in contatto in questi anni?

Kikka Silli, Manuela Bucalo, Nando Bonapace, Iole Manetti, Marina Rotta Loria, Bruna Vicinanza, Graziella Popolani.

4. Saresti rimasto a Beirut dopo aver finito la scuola? E pensi che la tua vita sarebbe stata diversa?

No, perché il mio obiettivo, era quello di andare in Italia (vedi, alibi università, indipendenza )

5. Pensi un giorno di ritornare in Libano? E se si o no, perché?

Il Libano rimane e rimarrà per sempre una terra Magica, verso la quale senti un’attrazione profonda e viscerale. Vado spesso a Beirut, per via dei miei legami affettivi ma non ritornerò a viverci;

  • A – Perché il Libano di oggi non è piu’ quello della mia infanzia.
  • B – Perché nella terra dove oggi vivo ( Sicilia ), ho ritrovato la mia Beirut dell’anteguerra, dai sapori ai colori mediterranei, le usanze, lo stile di vita, l’umanità, il senso dell’ospitalità, la montagna ed il mare ad un tiro di schioppo, anche la disorganizzazione e la sporcizia, con una differenza da non sottovalutare: sono in Italia, a casa mia, e non ospite in un paese straniero.

6. Sei interessato/a a partecipare a riunioni future di ex-allievi? Cosa ti è piaciuto o non piaciuto in quelle degli ultimi anni? Quali sono i tuoi consigli in merito?

Walau ? Mais bien sur !

Ho partecipato solo a quella generale del 2007. L’ubriacatura dei sentimenti e delle emozioni è stata tale che non mi ha lasciato spazio a questo tipo di considerazioni.

Il mio desiderio, è che per “par condicio” si possa organizzare un giorno, una riunione al sud, in Sicilia. L’aeroporto di Catania è oramai direttamente raggiungibile da diverse città italiane, così come dall’estero, a prezzi molto convenienti.  Gianni è già venuto diverse volte, Diego mi ha espresso il suo desiderio di venire l’anno prossimo ( eza Allah bi rid ) e Kikka !?!?! non glielo chiedo piu’.

7. Cosa pensi di questo sito web e come lo vorresti?

Piu’ scorrevolezza e dimensioni piu’ grandi, per le foto.
Un caro abbraccio a voi tutti …. e, visto che vivo in Siculia…..

DON DARIO (bacio le mani) !!

DARIO AMADEO

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