CoronaViruStrunz : episodio 16/03/2020
Non ho nessuna voglia di lasciarmi prendere da un qualsiasi panico o peggio, ci sono situazioni che sono all’ordine del giorno ma purtroppo questa é una di quelle situazioni che forse non si desidera mai incontrare o attraversare, non occorre che mi dilunghi più di tanto.
Stiamo tutti o quasi diventati esperti/competenti/preparati non appena si accenna a questo CoronaStrunz, scusate l’epiteto non proprio da sagrestia ma del tutto consono al nostro cortile, tutti a parlarne ma purtroppo senza tanta via d’uscita fino a che non troveranno un antidoto o vaccino che ci permetterà di poter scrivere la parola FINE ad un film che mai nessuno di noi poteva immaginare, o solo concepire.
Cercherò di scrivere la situazione qui dove abito, Francia del Sud Ovest, esattamente in mezzo fra Tolosa e Perpignan, tanto vino e tanto sole ma per il momento tanta confusione e, come in Italia, tanti o tutti a casa…
Speriamo bene, parola di Webmaster…
Il telegiornale ha appena finito di sfornare le ultime notizie del giorno quanto alla situazione sia in Francia che negli altri paesi Europei o meno, ma la notizia che più mi ha colpito é stata quella del giornalista che ha mandato un servizio da Bergamo ed ha fatto vedere il giornale locale con undici (11) pagine Servizio Necrologie quando di solito ce n’é una soltanto, roba da inchiodare la mascella aperta fino a cena, non ci posso ancora credere e non riesco neanche ad immaginare le famiglie, gli amici, conoscenti, parenti, nessuno sa che caspita stia succedendo a parte vedere i propri cari andarsene a poco a poco senza poter fare nulla, assolutamente nulla.
Qui in Francia ci si sta preparando ad una quindicina di giorni fuori da ogni considerazione normale, nessuno o quasi aveva ipotizzato una situazione uguale e forse anche più grave di quella italiana, mi veniva una rabbia leggere i giornali e sentire famosi “esperti” in televisione blaterare sul fatto che la Francia non si sarebbe mai potuta trovare in una circostanza uguale a quella italiana, roba da matti e roba da chiodi questa volta francesi…
Per carità, non fraintendere il senso della frase qui sopra, non ho mai considerato, e mai lo farò, vedere la Francia o altri paesi limitrofi dell’Italia più o meno infettati dal virus, voglio solo cercare di spiegare che anche in frangenti come questo l’Italia é sempre considerata come un second choice, una scelta minore o quasi. No comment…
Però Mario ed altri sono stati i primi a mettere le mani avanti e a far rumore, cercare di far capire quali fossero le “pieghe nascoste” di questo virus, prendere le decisioni che avremmo dovuto prendere fin dall’inizio della intrufolata del virus e non nasconderci dietro al famoso “ma io ve lo avevo detto”, sempre più famoso sopratutto in certi piani di molti governi europei o meno.
A partire da oggi, lunedì, cerco di scrivere almeno un paio di volte alla settimana per tenervi al corrente di quanto sta succedendo nel mio “paese”, che guarda caso sembra una fotocopia di quanto succede nel “vostro” paese e anche se cambia poco, penso che cercare di “raccontare” le nostre giornate possa dare una mano, sotto tanti punti di vista…
Se avete voglia di scrivere anche voi non esitate neanche un secondo, mettiamo assieme le nostre giornate e cerchiamo di trovare un filo ad una matassa che proprio nessuno aveva mai desiderato svolgere, poco ma sicuro. Mandate tutto quello che vi passa per la testa, quello che sta succedendo sotto casa, o quello che si nota dal terrazzo di casa o anche dal portone, da qualsiasi parte vi troviate e da qualsiasi città italiana o meno, cerchiamo di essere ancora una volta in cortile, analizzando le esperienze di tutti e fare in modo che lo spirito del nostro cortile sia sempre in cima alla lista, in cima a tutto e a tutti.
Giampiero Corsini mi ha appena Whatsappato un filmato di un nostro compatriota che domanda a tutti di non mollare attraverso una versione tutta originale della canzone di Carosone “Tu vuo’ fa l’americano“, da copiare e da inviare a todos, vai col tango…
MANDIAMO IL CORONAVIRUSTRUNZ AL DIAVOLO, CON O SENZA GUANTI POCO IMPORTA…
CI HANNO SCRITTO