Ciao Siham, qualche riga per ricordarti…

da | 12/02/2024 | Non dimentichiamoli | 4 commenti

Siham con i Cedri del Libano, sua terra natale…

Non potevo non scrivere due righe in proposito e farvi conoscere una persona speciale, con una voglia di vivere speciale : vorrei tanto ringraziarla per questi favolosi momenti passati insieme, un ridere assicurato anche se non ne avevi voglia !!

Diego

Er Webmaster..., SSB

Una donna eccezionale ed una libanese D.O.C., purtroppo partita per un altro Cortile anche lei…

Sono appena tornato da un viaggio di una settimana in quel di Bruxelles, una scarrozzata che non avrei mai voluto fare, sopratutto dopo l’incontro con Ferruccio & Co. La Siham, seconda moglie di papà, ha purtroppo lasciato questa terra per un’altra molto probabilmente migliore. Quindi dopo la visita a Pisa e la sorpresa a Ferruccio questo viaggio non era stato ancora programmato, non avrei mai voluto farlo e sono partito con un sasso al posto dello stomaco, che più sasso di così…

Siham era nata a Beirut ed ha vissuto una gran parte della sua gioventù come quasi tutti noi, cioè un bagno al St Georges, una nuotata al Long Beach o anche allo Sporting, un gelato alla Grotte aux Pigeons ed una serata alle Caves du Roy di tanto in tanto. Una persona con un senso dell’humour a migliaia di anni luce di qualsiasi altra ragazza/donna della stessa età, una “confusione” più che simpatica ogni volta che ci si incontrava. Faceva di tutto per soddisfare qualsiasi tipo di invitato seduto al tavolo da pranzo a Waterloo, dove risiedeva da più di 40 anni, una cucina e piatti libanesi da sfamare un esercito intero ed una voglia matta di avere sempre molti “invitati” attorno al tavolo, tanto per fare ancora più “baccanale” del solito !!
La sua passione era quella di cucinare alla griglia il famoso pollo alla libanese con molto aglio e limone dappertutto, forse dovrei piuttosto dire che c’era un po’ di pollo con l’aglio, non vi dico il “profumo” una volta entrati in casa. Anche i vicini mettevano il naso fuori per il solo fatto che l’aglio stava “intasando” tutta la strada dove hanno la casa e molte volte si aggiungevano altre sedie per non “scontentare” nessuno. Una donna straordinaria per come ha saputo gestire il fatto che purtroppo non era più a Beirut, ma che ha creato una Beirut in piccolo anche in quel di Waterloo, Belgio per chi non lo sapesse…
Abbiamo cucinato un sacco di ricette insieme, mescolando Italia e Libano nello stesso piatto, idee straordinarie con molte volte un risultato al di sopra della media nazionale. Un piatto tira l’altro, avremmo potuto scrivere un libro di ricette strambe con talvolta ingredienti strambi ma sempre divorati dai presenti attorno al tavolo.
Non dimenticherò mai le prove che abbiamo fatto per cucinare una specie di “Cassoulet” all’italiana, con i fagioli borlotti che non esistono nella Francia del sud-ovest, patria del Cassoulet, con salami toscani, con pane raffermo ed il tutto condito con olio di oliva toscano anche quello. Una leccornia, signori, non vi dico la baruffa fra i presenti per ripulire il fondo della casseruola, no kidding !!

Se ne é andata dopo un paio di anni di una malattia senile, in pratica in punta di piedi, un dispiacere vederla sempre a letto quando andavamo a trovarla quando passavo a Bruxelles, ma ogni volta che aprivamo la porta della sua camera e ogni volta che vedeva entrare qualcuno aveva sempre un sorriso più Colgate che Colgate, il suo viso si illuminava e anche se in pratica non parlava quasi più riuscivi a capire dalle espressioni degli occhi cosa voleva dirti, sempre con un sorriso sottilmente malizioso senza cattiveria, una gran bella donna veramente sia dentro che fuori.

Al funerale non riuscivo a staccare gli occhi della bara stessa, tutti i presenti avevano lo stesso problema e appena la cerimonia finita, il prete libanese ha chiesto al suo accolito di lanciare il disco sul piatto del giradischi. Non sono riuscito a tenermi le lacrime dentro di me, sgorgavano come un fiume in piena : cantava Fayrouz, quella Fayrouz che abbiamo sentito moltissime volte a quei tempi a Beirut, con una canzone dolcissima e con una voce sempre straordinaria. Non si é mosso nessuno fino alla fine della canzone e non ero il solo a cercare ii fazzoletto in tasca !!!

Rest in Peace, Siham…

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