Cartolina da Beirut – Gennaio 2023

© Paola Globetrotter Roncaglia
Si chiama Ghadir. E’ bellissima: occhi verdi, biondina, sugli 8 anni.
Mentre osservo un gruppo di bambine fra le macchine alla Corniche, all’altezza della Rue de Phénicie, lei mi dice :”Che Dio ti benedica Signora.”
Ed io, sperando che capisca il mio Arabo un pò rustico le domando: “Grazie, come ti chiami?“
“Ghadir“. Le chiedo il nome di nuovo per esserne sicura. Mi offre una rosa bianca.
Le dico: “Non posso pagartela, ma se ti piace il cioccolato posso offrirtene uno“.
Tiro fuori il cioccolato «Unica» di Ghandour, appena comprato da un signore paraplegico per l’equivalente di 25 centesimi americani. Anche lui mi era venuto incontro dicendomi : “Che Dio ti protegga Signora“.
Lei lo prende col sorriso, lo apre subito, e lo mangia. Mi chiede: ‘Zia, sarai qui domani?”
Io: “Domani non penso, ma forse più tardi in settimana“.
E lei “Zia, dopodomani?” Ed io :”Non lo so davvero ma so dove trovarti“.
“Se ti do la rosa per il cioccolato, me ne porti un altro? Puoi portarmi lo smalto per le unghie?“
Non sono di certo le mie unghie corte e rosicchiate ad averle dato quest’idea.
“Se riesco a tornar qui, ma puoi tenere la rosa per qualcun altro.“
Poi mentre si allontana per cercare di vendere le sue belle rose, mi ricordo che ho una bottiglietta di acqua fresca che non ho neanche aperto.
La chiamo : “Ghadir! Ecco per te!” La prende e mi sorride. Aveva sete, era chiaro.
Intanto le bambine dall’altro lato della strada cercan di vender pupazzetti e rose fra le auto.
Meno male che il traffico è lento perché è l’ora del pranzo.
Torno a casa e riempio la borsa di cioccolati «Unica». Fan più bene quelli che i soldi raccolti da questi bambini che poi devon darli ai loro “protettori”.
Spero rivederti Gadir.🌹
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