IL CORTILE | ALLIEVI

Bonapace Nando

fbonapace@libero.it
1970
BOLOGNA
05/07/1952

La mia Storia – da dove cominciare? Boh!

Io non sono nato in Italia come quasi tutti voi. Non ho preso la nave o l’aereo per sbarcare in uno strano e sconosciuto paese che si chiama Libano e che, negli anni ’50 o ’60 , per poterlo individuare sulla cartina geografica, serviva una ricerca con un’Enciclopedia. Io in Libano ci sono nato e porto ancora oggi nel mio sangue e nel mio DNA questa mia seconda patria.

Prova né é la mia clamorosa toppata chitarristica durante la Messa dell’8 Luglio 2007, a Roma, a causa dell’emozione per l’arrivo della bandiera Libanese davanti all’Altare dietro ai miei figli!
Ancora oggi che scrivo queste parole ho il cuore in tumulto e gli occhi sull’umido andante! Starò forse invecchiando? Non credo! Solo chi ha vissuto là in quegli anni, come tutti voi, miei cari amici, lo può capire.

Dunque sono nato a Beirut, da genitori di origine italiana, finiti in Medio Oriente per diversi motivi che, a raccontarli tutti, darebbero lo spunto a Gilbert Sinoué per uno dei suoi romanzi. Da bambino, dopo una toccata e fuga di due anni, dalle Suore d’Ivrea, sono approdato alla nostra scuola all’età di 6 anni per frequentare la prima elementare.

Ricordo i primi prof di allora: Don Sartori, e Don Giorgis ed i miei compagni di allora, Ferdinando Manetti, Oscar Mancini, Gianni Marradi, Koki Knoll (chi se lo ricorda ancora?), poi più avanti, Vincenzo Zeno, Mohamed Basatni (non dimenticherò mai l’amico Baba da bambino che ci ripeteva sempre: “Io quand’ero a Istànbul…”), ecc…

Anni sereni, anni della mia infanzia felice e spensierata, anni durante i quali, il mio carattere ha cominciato a plasmarsi, grazie alla saggia guida dei Salesiani e dei vari Don che si sono avvicendati via via che gli anni passavano. Anni in cui mia mamma, intravedendo in me doti musicali, mi propose di imparare a suonare uno strumento.

Cominciai a prendere le prime lezioni di chitarra con un maestro il 13 Novembre 1963 su una chitarra da battaglia, ereditata dallo zio Ruggero, ex allievo salesiano anche lui come i suoi fratelli Stefano e Aldo. I miei progressi musicali, li avete seguiti negli anni assieme a me e non vi tedierò più oltre.
Sono gli anni delle Medie, con i vari compagni che si sono avvicendati, arrivati e poi partiti per altri lidi: Roberto Caffa, i fratelli Visetti, Willy Arnoldi, Sesenna e tanti altri i cui nomi ormai mi sfuggono fino ad approdare al 1967 con l’arrivo delle ragazze dalla Femminile.
Che choc !

Che strana sensazione abbiamo avuto nel ritrovarci affiancati da cotanta leggiadria e beltà! Non siete soltanto voi ragazze a dover ringraziare il mitico Don Doveri. Anche noi maschietti gli dobbiamo molto per questa sua decisione epocale che ha contribuito a farci vivere delle esperienze memorabili. Grazie Don Doveri!

Ringrazio il Signore di avermi evitato di vedere lo scempio della guerra che a partire dal 1975 a distrutto il nostro Libano, quel Libano che oggi esiste solo nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Quello che segue negli anni successivi, sono gli anni dell’Università, la laurea, il lavoro in varie città, tra cui Milano dove ho ritrovato, e chi se no’, la mitica Francesca!

E tanto per mantenere saldi i legami col nostro Libano, con la nostra scuola, con i miei anni più belli, il destino mi ha fatto incontrare nuovamente con quella che é diventata mia moglie: Manuela Bucalo!
Pensate il destino: Incontrata dopo 20 anni mentre ero di passaggio a Parigi e ritrovarsela compagna per la vita! Chi é stato al raduno di Roma avrà conosciuto anche i nostri due gioielli Carolina e Luca.

Che dire, amici miei, se non un grazie a tutti i Don che ho conosciuto, alla Scuola di Beirut, cuore pulsante della nostra vita di allora, e un grazie a tutti voi indistintamente, che avete contribuito a farmi vivere quegli anni che rimarranno scolpiti per sempre nella mia mente e nel mio cuore. Grazie!

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