Assai Mirabile Webmaster, non è solo nostalgia…
Paola mi ha fatto balenare davanti molte immagini per me sconnesse ma significative. Ricordo, come in una nebbia, quando io e Claudio fummo invitati a casa sua per un rinfresco e conoscemmo i suoi genitori…
Sergio e don Pireddu qualche anno fa
Un certo inizio di settimana di un certo settembre del 2009 avevo avuto uno scambio di messaggi posta elettronica con alcuni di voi e devo dire che ero stato molto sorpreso dalla “sete dei ricordi” che traspariva da quei messaggi e ve ne propongo uno che mi aveva colpito molto e che mi ha fatto riflettere allora e spero farà riflettere anche adesso.
Assai Mirabile Webmaster,
Se ricordi il primo e confuso periodo del forum, forse ricorderai anche che in un mio messaggio avevo proprio auspicato che si potesse creare una sorta di memoria collettiva, un magazzino-deposito de “Gli anni di Beirut” unendo i ricordi e le interpretazioni di tutti. A questo si sarebbe aggiunto il racconto di ciò che era successo da allora.
Questa operazione avrebbe avuto per me uno scopo eminentemente egoistico: avrei forse potuto ricostruire un passato per me molto importante, anche attraverso i ricordi di altri.
Paola mi ha fatto balenare davanti molte immagini per me sconnesse ma significative. Ricordo, come in una nebbia, quando io e Claudio (Cordone ndr.) fummo invitati a casa sua per un rinfresco e conoscemmo i suoi genitori. Credo di ricordare i dorsi in pelle di tutti quei volumi. Ma è bello anche sentire cosa fa nel presente immediato.
Paola era in classe con me. Dopo il mio ritorno in Italia per un po’ ci siamo scritti, poi naturalmente abbiamo finito per non sentirci più. Mi interessa sapere cosa ha fatto, che cosa è stata la sua vita. E questo vale anche per tutti gli altri. Ho poi l’impressione/timore che tutti abbiano fatto delle vite più interessanti della mia, in quanto bagnati più a lungo o in modo più intenso dalla divina luce di Beirut, di un mondo internazionale, aperto, multilingue e pieno di stimoli, reso ancora più epico dalle varie tragedie. Forse cerco conferme a questa mia ipotesi.
Mi ero disamorato del sito – ma soprattutto del forum – perché mi sembrava che imperassero il saluto a distanza e la chiacchera (legittimi, per carità) rispetto a questo scavo nella memoria che mi interessava – anche rispetto al presente. Poi non c’erano i “miei”. Speravo che in molti di più si sentissero di raccontarsi, e di raccontare cose significative.
L’attuale veste del sito mi pare consenta di iniziare di nuovo. Spero che Paola susciti un qualche desiderio di emulazione. E’ fantastica perché rende in modo perfetto e assolutamente piacevole dal punto di vista del lettore la sua personalità. Pare di sentirla.
In fondo è una cosa molto proustiana. Basta riuscire a incontrare nuovamente un frammento autentico di quell’esistenza perché da questo possa improvvisamente scaturire un mondo intero, lontanissimo e certamente perduto, ma sempre intensamente reale da un punto di vista interiore.
Può darsi che io veda questa cosa in modo un po’ troppo letterario, come un grande e struggente romanzo di formazione a più mani. Non pretendo che molti provino interesse per questo. Mi accontenterei di conoscere meglio i miei compagni di classe di allora e qualche altra persona interessante.
Il sito dovrebbe incoraggiare in qualche modo a fare questo. Ma è solo la mia opinione.
Sergio Daneluzzi
CI HANNO SCRITTO