Siria : Migliaia di storie

da | 21/05/2019 | AGENZIE and CO | 0 commenti

Foto ©INFOANS


Ricevuto da don Gianni e che giriamo senza indugi alcuni alla nostra comunità su internet.

Non mollare mai, sembra il motto che trasuda dall’articolo qui di seguito, ma anche una gran voglia di vivere, continuare ad avere sogni, progetti, giorno dopo giorno.

L’articolo spiega meglio, buona lettura…

Diego

Er Webmaster..., SSB

Siria – Ci sono migliaia di storie di dolore, di sacrificio, ma anche di amore, di vita, di speranza

(ANS – Aleppo) – I salesiani in Siria hanno saputo trasformare l’ordinario in straordinario. Solo in rare occasioni i centri salesiani di Aleppo e Damasco hanno dovuto chiudere, e non per scelta autonoma, ma a causa del pericolo che bombe e missili cadessero in mezzo alla moltitudine di minori che frequentano l’oratorio, che è stato sempre per loro “un’oasi di pace” in mezzo alla guerra. Migliaia di bambini e giovani, e molte famiglie, sono felici grazie alla speranza e alla pace che lo stile familiare di Don Bosco trasmette loro.

La guerra in Siria va avanti da otto anni. Quando è iniziata, i salesiani pensavano che poteva essere questione di giorni o settimane, ma certamente non s’immaginavano potesse essere così lunga: “Non eravamo preparati a questa situazione e dovevamo reinventarci continuamente”, dicono da Aleppo. L’unica cosa che era sempre chiara era che sarebbero rimasti con i giovani e le loro famiglie, per accompagnarli e aiutarli in tutto ciò che potevano, con una cultura e un’educazione alla pace. “Loro sono parte della nostra famiglia e la famiglia non viene mai abbandonata”, sottolineano.

Tutti, compresi i salesiani, hanno vissuto il dolore della morte inaspettata di una persona cara. Tutti, confusi dall’ingiustizia, si sono fatti delle domande sulla presenza e la bontà di Dio, e alla fine tutti hanno trovato le loro risposte e un po’ di conforto nella familiarità, nella vicinanza e nell’aiuto dei salesiani di Aleppo, Damasco e Kafroun.

In tutto questo tempo, in mezzo alle avversità, i minori sono dovuti diventare adulti responsabili. “Ogni mattina salutano le loro famiglie come se fosse l’ultimo giorno della loro vita. Hanno scritto un numero di telefono sulle braccia nel caso in cui gli accadesse qualcosa e i loro cari memorizzano i vestiti che hanno indosso quando escono di casa, nel caso in cui dovessero essere riconosciuti dopo un bombardamento”, spiega tristemente un missionario salesiano a Damasco.

La loro fede, tuttavia, è cresciuta, tanto che essi sono un esempio per il mondo intero. I salesiani assicurano che ricevono ogni giorno lezioni di vita dalla loro gioia e dalla loro voglia di vivere. Ci sono migliaia di storie di dolore, sacrificio e necessità, ma anche di amore, vita, speranza e superamento dei propri limiti.

Oggi i salesiani in Siria servono circa 400 minori e giovani a Kafroun, più di 1.000 ad Aleppo e altri 1.200 a Damasco: “Giovani eccellenti, pieni di vita, pronti ad affrontare grandi sfide grazie alla loro fede incondizionata”, sottolinea don Alejandro León, Superiore dei salesiani del Medio Oriente.

Fonte: Misiones Salesianas