Didattica a distanza: il piano messo in atto dalla scuola “Don Bosco Cairo”

La diffusione del coronavirus ha costretto alla chiusura delle scuole, ed ecco come l’istituto “Don Bosco Cairo” continua a fare scuola

da | Mar 25, 2020 | AGENZIE and CO | 1 commento

Foto originale tratta dal sito dell’Agenzia ANS


Carissimi tutti, qui di seguito un articolo scovato sul sito dell’Agenzia ANS, anche in Egitto la situazione é abbastanza delicata e i Salesiani si adeguano al mondo moderno per continuare a fare scuola decentemente.

Buona lettura.

Don Gianni

Salesiano DOC, SSB

Egitto – Didattica a distanza: il piano messo in atto dalla scuola “Don Bosco Cairo”


Da ANS / NEW 24 Marzo 2020


(ANS – Il Cairo) – Anche l’Egitto sta fronteggiando il COVID-19: secondo i dati diffusi dal Ministro della Salute, ieri, 23 marzo, si registravano 366 persone infette e 19 vittime. La diffusione del coronavirus ha costretto alla chiusura delle scuole, così l’istituto “Don Bosco Cairo” – con 860 studenti e 60 docenti – si è subito attivato per mettere in atto un piano per continuare ad erogare la propria offerta formativa. La soluzione, rapida ed efficace, può essere un valido modello per i moltissimi istituti che si trovano (o troveranno) nella medesima condizione.

“Si è visto un notevole senso di responsabilità da parte dei docenti e soprattutto dei ragazzi, rendendo questo piano efficace a tutti i livelli. Una risposta fedele alle aspettative delle famiglie” ha commentato don Pietro Bianchi, Delegato per le Scuole dell’Ispettoria del Medio Oriente (MOR).

Gli aspetti tenuti in considerazione per attuare questo piano sono stati:

– La semplicità di attuazione;

– La misurabilità del lavoro svolto;

– Il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti (studenti, famiglie, docenti, segreteria, referenti digitali e personale direttivo).

Si è così optato per una soluzione ibrida che prevede l’utilizzo di due grandi piattaforme (SpaggiariG-Suite). Ogni docente, ogni giorno, nell’orario della propria lezione, eroga una lezione su Spaggiari, indicando:

Argomento dettagliato della lezione;

Modalità di lezione: streaming (attraverso Zoom o Meet) – link a video – video del professore condiviso sul canale Youtube dell’istituto (accessibile solo su invito) – altro materiale utile condiviso (attraverso le piattaforme Spaggiari o Drive);

Compiti (di che tipo e per quando).

Tutte le attività sono monitorate grazie ad un apposito pannello del preside.

Gli studenti sono tenuti a seguire le lezioni a distanza accedendo con l’account istituzionale su G-Suite. I compiti devono essere consegnati tutti su Spaggiari o sull’email istituzionale del docente.

Sono stati creati dei manuali per i docenti, attraverso una formazione effettuata durante due collegi docenti straordinari per l’utilizzo di queste tecnologie.

È stato inoltre creato un canale YouTube che spiega i passaggi fondamentali per gli studenti; e la scuola condivide molti post su Facebook per tener aggiornate le famiglie e gli studenti di tutte le nuove modalità.

Contemporaneamente sono state predisposta due équipe di 5 persone ciascuna deputate a rispondere a e-mail e le richieste da parte di studenti e docenti in difficoltà.  E infine una pagina del sito della scuola è dedicata alla didattica a distanza.

In previsione futura, sono programmate delle riunioni online con i capiclasse e collegi docenti, per valutare l’andamento della didattica.

La questione della privacy pure è ben tutelata, dato che si lavora esclusivamente con servizi chiusi, che non permettono l’accesso a terze parti.

“Nonostante le oggettive difficoltà, tutti i soggetti hanno risposto in una maniera che definirei eccellente” conclude don Bianchi.

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