La barba più lunga e i capelli radi non significano che stiamo diventando meno capaci o, detto in veneto stretto stretto, tutti mona…
Stavo guardando un programma molto interessante su uno dei tre canali che guardo di tanto in tanto e fin che seguivo il dibattito mi sono venute in mente parecchie cose in proposito : visto e considerato che non potevo partecipare alla trasmissione o eventualmente inviare messaggi per una ipotetica risposta, ho scritto quanto segue, peggio per voi!!
Qualche anno fa avevo accennato ad una situazione che si sta “accomodando” un po’ dappertutto su questa terra, si vive più a lungo ed i problemi connessi al fatto che ci sono molti più vecchi di prima, articoli se ne trovano dappertutto su qualsiasi giornale, rivista, programma televisivo, ma tutti con un grande punto interrogativo che sovrasta questo benedetto complesso di elementi della realtà attuale.
Si vive più a lungo per tanti motivi, le medicine complementari o alternative nonché lo studio e attuazione concreta dei mezzi e dei metodi per combattere le malattie, una vita più sana sotto tutti i punti di vista e, dulcis in fundo, una alimentazione più adatta al vivere moderno hanno trasformato la nostra società, il numero di “pensionati” sta aumentando di pari passo con le “novità” per vivere più a lungo, stiamo in pratica invecchiando “sani” o se preferite in migliori condizioni di salute!
E allora mi è spuntata una domanda, la famosa lampadina accesa, o se preferite il famoso punto di domanda sulla testa : E se, anche economicamente, l’invecchiamento della popolazione fosse una risorsa per un paese?
Perché no, tra l’altro in uno dei paesi dove si invecchia più a lungo come il Giappone, il declino della popolazione è iniziato già nel 2005. Nell’ottobre 2010, le persone di età pari o superiore a 65 anni rappresentavano il 23% della popolazione e quelle di 50 anni di età pari o superiore al 43%, in pratica i tassi più alti del mondo. Da un lato, questo cambiamento rappresenta la minaccia di una carenza di manodopera e di una perdita di know-how, nonché di una contrazione del mercato interno. D’altra parte si apre una prospettiva di quello che viene chiamato il “silver market”, o “mercato dell’invecchiamento”.
Secondo le previsioni, un terzo dei giapponesi avrà 65 anni o più nel 2025. La struttura per età si discosterà sempre di più dalla classica forma piramidale, e addirittura si invertirà per adottare la forma di un aquilone. Il numero di anziani continuerà a crescere, mentre la popolazione totale scenderà a 95 milioni nel 2050 (da 126,87 milioni nel 2000) a causa del basso tasso di natalità.
In Germania, le pensioni non sono più sufficienti per pagare le spese mediche; alcune famiglie mandano i loro genitori in Thailandia o Romania, la Cina, essenzialmente rurale fino a più di trent’anni fa, da allora ha visto i giovani partire per la città, lasciandosi alle spalle i vecchi isolati nel loro villaggio. Situazione in pratica uguale anche in Africa mentre in Francia si sta preparando una nuova riforma, che mira a far pagare i pensionati, soldi per le pensioni si stanno assottigliando sempre si più. A seconda delle circostanze, i politici e gli imprenditori apprezzano o castigano gli over 60, non è un caso tra l’altro se i discorsi che dominano la situazione dei pensionati o anche delle persone di età avanzata sono a carattere “demografico”, “medicale” e “economico” : invece di pensare alla vecchiaia come tale e come momento di vita di ciascuno di noi ci si focalizza sul numero dei pensionati stessi e dei costi che vanno di pari passo con questo benedetto numero. Nel 2013, il quotidiano “Le Monde” pubblicava un articolo dal titolo «I vecchi stanno diventando la maggioranza», articolo che aveva creato un mini-terremoto all’interno del Governo francese stesso mentre qualche anno prima Jacques Dupâquier, demografo, in un discorso del 2007 all’Accademia delle scienze morali e politiche, dichiarava che nel 2050 la Francia assomiglierà sempre di più ad un ospizio che ad un club sportivo!
Si vive al giorno d’oggi più a lungo, per quasi 300 o 400 anni si è sempre pensato che arrivati a 60-65 anni si “entrava” nel periodo della vecchiaia ma ai giorni nostri questo terzo stadio della nostra esistenza è diventato il quarto, in pratica si diventa “anziani” a 75 o anche 80 anni di età, quindi se si fanno le somme non solo si vive più a lungo di prima ma si potrebbe anche essere “attivi” per una decina di anni al di là dei 65 anni : essere “attivi” non significa soltanto essere “vivi”, si potrebbe forse avere una vita lavorative più lunga anche se non nel lavoro che ci occupava prima della data dei 65 anni. Essere “attivi” significherebbe anche dare un contributo più adeguato alla nostra società, trovare sbocchi per le persone più anziane non significa metterli da qualche parte e poi…
In un altro programma a proposito di questa situazione, un giornalista americano aveva svolto una ricerca in pratica su scala nazionale USA quanto alle persone anziane e alla loro mancanza o meno di incentivi una volta sbarcati sul pianeta “Pensione & Co, quali potrebbero essere le novità ma anche quali fossero i punti negativi o almeno sensibili. Tutti, ripeto, tutti gli intervistati hanno ammesso di sentirsi messi in un angolo, non più utili alla società e fuori da ogni tipo di attività lavorativa. Forse più che “lavorativa” si potrebbe anche aggiungere che si sentivano come degli esclusi, come se non conoscessero più il lavoro o l’attività che avevano svolto per tanti anni, dal giorno fatidico del pensionamento, non tutti sono nati con la paletta da giardiniere in mano, parola di webmaster… Ma allo stesso tempo lo stesso giornalista aveva anche scovato un gruppo sempre più numeroso di “anziani” che si erano rimessi a lavorare, lavori manuali per tanti così come tanti professori e maestri che rispondevano a centinaia di domande online. In una ditta che fabbrica cinture e altro materiale di lusso in pelle, tutti questi pensionati e forse si potrebbe dire ultra-pensionati, che erano stati assunti avevano ritrovato il sorriso sulle labbra e si impiegavano con grande lena per svolgere determinate mansioni! Alla domanda del giornalista quanto ad ingaggiare delle persone più che anziane, il direttore e anche proprietario della conceria in una cittadina alle porte con il Canada, ha semplicemente elencato i vantaggi di avere persone già “pensionate” e più anziane, cioè gente che arriva all’ora e che non si fa pregare due volte per iniziare un nuovo articolo da sistemare, aggiustare, manomettere, mai una assenza in quindici anni di test con i “vecchietti”, mai un articolo perso, mai un articolo fatto ritornare, mai problemi legati ad una confezione poco curata o curata male. «E’ chiaro, ha continuato il direttore, che non ci si può permettere di ottenere le stesse cadenze che si potrebbero avere con del personale più giovane o “meno anziano” ma dopo vari tentativi con dipendenti chiamiamoli normali ho dovuto alzare bandiera bianca : gente che veniva per una settimana e poi non si presentava più al lavoro, gente che spariva dopo poche ore, personale assai qualificato che domandava il doppio di quello che proponevo solo perché pensavano essere “indispensabili” e via di questo genere». «Con i “vecchietti” non perdo più una lira mal spesa e siamo diventati ormai più che famosi con richieste che arrivano da un po’ dappertutto, Europa compresa».
La Signora che controllava la merce da spedire aveva, all’epoca della trasmissione in onda, circa 92 anni e ha ripetuto più volte che si è sentita rinascere dal momento in cui ha iniziato lavorare in questa conceria di lusso!!!
Quindi, ripeto, non si é diventati completamente rincretiniti al momento di lasciare il posto di lavoro per il pensionamento, non siamo ancora del tutto imbecilli e penso che ci si potrebbe ancora “divertire” in attività che potrebbero essere alla nostra portata, dare un contributo alla società moderna che sembra sfornare telefonini e computer per farti credere che si lavora meglio di prima!!!
Ce ne sono sempre parecchi dei nostri ex-commilitoni salesiani che continuano a scrivere e a lavorare sodo anche dopo i 65 anni di età, vero DON VITTORIO???
CI HANNO SCRITTO